Due giovani gatti camminano affiancati per i vicoli. All'improvviso uno è solo e i suoi versi di angoscia e di
richiamo ripetuto fanno sporgere le teste dalle finestre. L’altro gatto è
nascosto e osserva, mentre il micio disperato si aggira lì intorno cercandolo, annusando il
vento. Quando si accorge dello scherzo ha un moto di grande imbarazzo, si siede
a disagio sul muretto e guarda mesto la via, senza sapere che fare.
La madre allora, che non ha neppure un anno, si muove dal
nascondiglio e riprende la marcia, alzando la coda a mo' di pennacchio. Il figlio, di
soli cinque mesi più giovane di lei, si precipita a seguirla, ma improvvisamente
si blocca, ancora imbarazzato. Decide di seguire, ma a una certa distanza e
ostentando un’indolente indifferenza che non aveva pochi minuti prima. Ha imparato
la lezione.
Anch'io ho imparato qualcosa e adesso so a cosa serve l’orgoglio: a
ricordare certe lezioni, appunto. Forse utili, sicuramente amare.
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